Unindustria ha deciso di predisporre, sotto la guida e il coordinamento del prof. Giuseppe Russo, Direttore del Centro Einaudi ed economista esperto di sviluppo territoriale, un Piano Industriale per il Lazio. Il Piano, dopo una fase di impostazione e diversi passaggi di affinamento in sessioni tematiche e territoriali durante il 2024 e diversi incontri di condivisione con la Regione, è arrivato ad una versione consolidata che è stata presentata pubblicamente il 26 febbraio 2025, con l’impegno ad aprire la fase operativa.
Perché un Piano Industriale?
1. Analisi
In questa sezione sono state inquadrate l’evoluzione, le tendenze, le caratteristiche strutturali e le condizioni di contesto dell’economia e del tessuto produttivo del Lazio che sono alla base delle riflessioni sulla necessità del Piano stesso e hanno permesso di elaborare le strategie e gli indicatori.
Le principali evidenze emerse dall’Analisi sono:
2. Attivatori
In questa sezione sono stati individuati gli ambiti di intervento e i piani di azione su cui indirizzare l’attenzione e definire la fase operativa. Gli attivatori sono riuniti sotto 4 categorie (Territorio, Attrattività, Risorse per lo sviluppo, Competenze) all’interno delle quali sono declinate le azioni per: le infrastrutture, le aree industriali, la performance pubblica, il sostegno agli investimenti, gli strumenti per la crescita delle imprese, la ridiscussione dei regolamenti regionali ed europei, l’attenzione per le multinazionali, l’attrazione dei talenti e la valorizzazione del potenziale innovativo dell’ecosistema della ricerca.
3. Key Performance Indicator
In questa sezione sono stati definiti i tre principali indicatori e gli obiettivi verso cui tendere per misurare il successo del Piano in un’ottica di medio e lungo periodo.
I KPI individuati sono i seguenti:
– la crescita dimensionale delle aziende (190 medie imprese e 1.260 piccole imprese in più a 4 anni);
– l’aumento dell’occupazione di qualità (13.000 occupati in più nei settori manifatturieri ad alta e medio-alta tecnologia a 4 anni);
– la crescita delle esportazioni (+7,8 miliardi di esportazioni a 4 anni).
Obiettivo di fondo del Piano industriale è quello di rilanciare le componenti più innovative dell’industria e dei servizi, per ristabilire il giusto peso di manifattura e terziario avanzato nel bilancio complessivo dell’economia regionale. Questo equilibrio, infatti, è ciò che rende un’economia più solida, più resiliente e più competitiva, come dimostrano le evidenze e gli studi nei paesi e territori a più alto tasso di crescita.
Stanno già partendo i primi tavoli di lavoro sugli strumenti per la crescita e le semplificazioni e altri saranno attivati su infrastrutture, logistica e competenze nei prossimi mesi, con lo scopo di elaborare un programma di interventi mirati.
Per approfondire leggi la notizia completa e scarica la sintesi del Piano sul sito di Unindustria.
In allegato la sintesi esecutiva.