L’università incontra l’industria

Si parla della Fondazione Rome Technopole su PLATINUM - Gruppo 24 ORE

Lunedì 25 novembre 2024 – Dall’articolo pubblicato su PLATINUM “Aziende&Protagonisti”

Verso la creazione di un polo internazionale di innovazione. Intervista a Sabrina Saccomandi, direttrice generale di Rome Technopole

Il mondo accademico incontra il mondo dell’industria attraverso un connubio che punta alla creazione di un ecosistema che vede interconnesse competenze e risorse. Accade grazie a Rome Technopole che punta a eleggere il Lazio come leader nell’innovazione sostenibile.

La costruzione del nuovo edificio di Rome Technopole a Pietralata è l’habitus di un progetto ambizioso di rigenerazione urbana integrato con altri interventi, finalizzato a trasformare questa zona della capitale in un polo internazionale di innovazione. Ne abbiamo parlato con Sabrina Saccomandi, direttrice generale di Rome Technopole.

Quale la vision e i tratti distintivi di Rome Technopole?
“La visione di Rome Technopole si basa sulla valorizzazione e sull’integrazione innovativa del rapporto tra mondo accademico e industriale, anche ai fini della semplificazione di un rapporto non sempre facilmente coniugabile. Questo viene realizzato attraverso la creazione di un ecosistema in cui tutte le competenze e risorse sono interconnesse. Questo tessuto connettivo permette di ridurre i tempi imposti dall’innovazione, promuovendo la formazione di personale qualificato che risponda direttamente alle richieste delle imprese. L’obiettivo del Technopole è diventare un modello di riferimento duraturo nella partnership tra mondo accademico e industriale. Questo significa creare un sistema stabile e continuo di collaborazione, che possa adattarsi e crescere nel tempo, rispondendo in maniera efficace e sostenibile alle esigenze dinamiche e complesse dell’innovazione. La sostenibilità a lungo termine del Technopole è un elemento centrale nella sua visione. Questo implica sviluppare un piano finanziario solido che unisca, in modo innovativo e maturo, risorse pubbliche e private”.

Quali sono i settori chiave di innovazione e le strategie di sviluppo?
“Rome Technopole si concentra su tre settori strategici, corrispondenti a specifiche aree della strategia di specializzazione intelligente della Regione Lazio: la transizione energetica, promuovendo soluzioni come l’uso dell’idrogeno e le energie rinnovabili, la transizione digitale, con progetti in intelligenza artificiale e IoT per ottimizzare i processi industriali, e la salute & bio-pharma, sviluppando tecnologie per la medicina personalizzata e la ricerca biotecnologica. Attualmente, sono stati attivati otto “Flagship Projects” che coprono ambiti tematici corrispondenti alle aree vocazionali di specializzazione strategica. Attraverso queste iniziative, Rome Technopole mira a posizionare il Lazio come leader nell’innovazione sostenibile.”

Il nuovo edificio a Pietralata si prefigura come uno dei centri più all’avanguardia in Europa. Quali gli elementi cardine?
“La costruzione del nuovo edificio di Rome Technopole a Pietralata rappresenta un progetto ambizioso di rigenerazione urbana integrato con altri interventi rilevanti, volto a trasformare questa zona in un polo internazionale di innovazione. La realizzazione del Tecnopolo avverrà attraverso due interventi edilizi integrati, entrambi output del progetto “Rome Technopole”, sviluppati a cura di Spoke 1 – Sapienza Università di Roma. Il Lotto 1 sarà finanziato dal Pnrr M4C2 inv. 1.5 progetto “Rome Technopole” CUP B83D21014170006, per un valore di circa 11 milioni di euro, mentre il 2° Lotto del Tecnopolo è finanziato dalla Regione Lazio con oltre 25 milioni di euro di risorse Fesr-PR 2021-2027 della Regione Lazio, con ulteriori possibili risorse aggiuntive, del Fondo Sociale Europeo+, per la formazione delle competenze. Roma Capitale ha ceduto alla Fondazione Rome Technopole i terreni sui quali sorgerà il Tecnopolo – Lotto 1. L’edificio è progettato per essere un modello di sostenibilità, con l’obiettivo di raggiungere gli standard ‘Zero Energy’ e ‘Zero Emission’. Verranno adottate soluzioni avanzate come l’uso di energie rinnovabili, tra cui l’integrazione di sistemi fotovoltaici e l’implementazione di tecnologie innovative per l’efficienza energetica”.

DALL’ACCADEMIA ALL’IMPRESA
Espressione di un modello di management innovativo, Rome Technopole combina caratteristiche delle istituzioni accademiche e del mondo delle imprese. Grazie a questa natura ibrida facilita la collaborazione tra università, enti di ricerca e imprese creando sinergie uniche, combinando la ricerca accademica con le esigenze pratiche e innovative del settore industriale. A differenza delle tradizionali istituzioni accademiche, Rome Technopole è fortemente orientato verso l’innovazione applicata. Oltre alla ricerca di base si concentra sul trasferimento tecnologico e sullo sviluppo di soluzioni concrete che possono essere utilizzate dalle aziende e dalla società, valorizzando anche la filiera della formazione del capitale umano, in un’ottica verticalizzata, dalla formazione professionale all’alta formazione, valorizzando l’offerta formativa dei corsi di dottorato e promuovendo i dottorati industriali, oltre a percorsi di formazione specializzati per l’inserimento lavorativo.
Adottando pratiche di gestione aziendale, Rome Technopole può essere più flessibile e reattivo rispetto alle tradizionali istituzioni pubbliche, adattandosi rapidamente ai cambiamenti del mercato e intraprendendo progetti con un approccio più imprenditoriale. A metà strada tra istituzione e azienda, il Technopole mette in atto un coinvolgimento multi-settoriale nei confronti di una vasta gamma di stakeholder, tra università, imprese, enti pubblici e la comunità, al fine di creare un ecosistema di innovazione dinamico e integrato.

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