Rome Technopole rappresenta un ecosistema innovativo che integra le relazioni tra il mondo accademico e industriale. Ne parla Sabrina Saccomandi, Direttrice Generale Fondazione Rome Technopole
Quale visione ha guidato la creazione dell’ecosistema di Rome Technopole e quali sono i tratti distintivi che ne fanno un modello unico nel campo della ricerca e dell’innovazione?
Rome Technopole punta a semplificare e integrare le relazioni tra mondo accademico e industriale, creando un ecosistema interconnesso che accelera i tempi di risposta del mercato e facilita la formazione di personale qualificato. Mira a diventare un modello stabile di collaborazione tra università e industria, in grado di adattarsi nel tempo alle esigenze dell’innovazione. La sostenibilità a lungo termine è al centro della visione, con un piano finanziario solido che combina risorse pubbliche e private, focalizzandosi su ricerca d’eccellenza e temi di frontiera.
Quali sono i settori chiave di innovazione su cui Rome Technopole si sta concentrando e quali strategie di sviluppo sta adottando per stimolarne la crescita?
Rome Technopole si concentra su tre settori strategici: transizione energetica (idrogeno ed energie rinnovabili), transizione digitale (Intelligenza Artificiale e IoT) e salute & bio-pharma (medicina personalizzata e biotecnologie). Attraverso i Flagship Projects, sviluppa soluzioni innovative e sinergie tra ricerca e industria, posizionando il Lazio come leader nell’innovazione sostenibile. Questi progetti mirano a creare un ecosistema competitivo che attragga investimenti e favorisca la crescita del territorio.
Con la costruzione del nuovo edificio a Pietralata, Rome Technopole si appresta a diventare uno dei centri più all’avanguardia in Europa. Quali sono gli elementi chiave che rendono questa struttura un polo di eccellenza per l’innovazione tecnologica e scientifica?
Il nuovo edificio a Pietralata rappresenta un hub internazionale di innovazione, con un progetto di rigenerazione urbana finanziato dal Pnrr e dal Programma Regionale Fesr.
La struttura, progettata per raggiungere gli standard “Zero Energy” e “Zero Emission”, integra soluzioni avanzate come fotovoltaico ed efficienza energetica. Questo approccio riduce l’impatto ambientale e favorisce la competitività, attirando investitori e talenti di livello internazionale. Rome Technopole collabora con numerose istituzioni, università, imprese e centri di ricerca.
Quali vantaggi prevede che la nuova struttura di Pietralata porterà all’ecosistema dell’innovazione nel Lazio?
Rome Technopole, con una rete di partner diversificati, favorisce collaborazioni multidisciplinari che potenziano l’innovazione e la ricerca. La nuova struttura di Pietralata offrirà laboratori all’avanguardia e spazi per accelerare l’innovazione, rendendo l’ecosistema del Lazio competitivo su scala nazionale e internazionale.
In che modo Rome Technopole rappresenta un modello innovativo di management e quali sono i principali vantaggi offerti da questa struttura ibrida?
Rome Technopole unisce caratteristiche accademiche e aziendali, facilitando collaborazioni tra università, ricerca e industria. Orientato all’innovazione applicata, promuove soluzioni concrete per il trasferimento tecnologico. La gestione flessibile consente reattività ai cambiamenti del mercato, mentre l’integrazione di stakeholder pubblici e privati crea un ecosistema dinamico e sostenibile.